giovedì 28 novembre 2013

Calzoncelli di castagne



Il Natale è una delle festività più coinvolgenti e caratteristiche dell'anno.
Quando si comincia ad avvertire l'atmosfera natalizia in mente vengono molte cose: il calore del fuoco del caminetto mentre fuori fa freddo; il rosso, l'oro, l'argento, il blu, colori che vedi ovunque mentre sei in giro alla ricerca dei regali; i canti e le melodie che ti accompagnano durante le passeggiate della domenica pomeriggio per i folkloristici mercatini; e poi loro, gli immancabili cenoni in famiglia, che insieme alle celebrazioni religiose, rappresentano l'essenza di questa festa.
Tuttavia spesso succede che a cause degli impegni e della vita frenetica da grandi si viva con meno intensità ed emozione la bellezza di questa festa che per molti sembra passare come un ciclone, senza lasciare niente, se non la sensazione di tristezza per qualcosa di perso.
Allora per quelli come me diventa sempre più una necessità e un piacere potersi fermare per qualche ora e godersi l'atmosfera natalizia, preparando perchè no un buon dolce tradizionale.

Proprio qualche giorno fa pensavo a qualcosa di buono che potesse accontentare la mia golosità e allo stesso tempo avere i sapori e profumi del Natale.
Essendo molto amante delle cose tradizionali, che mi ricordano la mia infanzia, ho subito pensato a un dolce tipico della zona in cui abito che ho sempre adorato e che guarda caso ha tanta, ma tanta cioccolata.
Si tratta dei calzoncelli di castagne, chiamati così perchè sono dei fagottini con un ripieno dolce, dalla forma simile ai ravioli che tipicamente vengono fritti, ma sono ugualmente buoni e "leggermente più leggeri" cotti in forno.
La ricetta, come spesso accade per quelle popolari, è abbastanze variabile a seconda delle zone e dei gusti personali, tuttavia presenta alcuni ingredienti fissi che non possono mancare.
La parte da protagonista è rivestita dal ripieno che è composto essenzialmente da castagne e cioccolata con l'aggiunta di aromi vari, dai liquori alle spezie ed eventualmente frutta secca.
La sfoglia esterna serve a contenere il tutto e a spezzare la dolcezza della cioccolata e la setosità che le castagne conferiscono all'impasto.
Ma bando alle ciance, ecco come li ho fatti io (ovviamente il ripieno può essere aromatizzato come meglio si preferisce):

Per la sfoglia:
500g di farina
100g di sugna (in mancanza usate il burro)
100g di zucchero
un pizzico di sale
vino bianco dolce e vermuth per impastare

Per il ripieno:
500 g di castgne pulite, lessate e ridotte in purea
300 g di cioccolato fondente
1 tazzina di caffè
aromi e liquori a piacere (vi consiglio di abbondare con le scorze di agrumi, specialmente il mandarino e inoltre utilizzare liquori come lo strega e il ruhm)
latte se necessario
una manciata di pinoli


Preparazione

Per la sfoglia settacciare la farina e unire il burro tagliato a pezzetti fino ad ottenere una sorta di sfarinato.
Aggiungere lo zucchero e impastare con vino bianco e vermuth per ottenere un impasto asciutto e sodo.

Per il ripieno sciogliere la cioccolata e unire tutti gli ingredienti impastando fino ad ottenere un impasto dalla consistenza morbida e cremosa.

Stendere la sfoglia sottile (circa 2 mm) e ritagliare dei cerchi con il coppapasta da farcire con poco ripieno e chiudere come dei ravioli.
Friggere in abbondante olio oppure cuocere in forno a 200° fino a che la superficie non risulta dorata.

A questo punto si possono spolverizzare con dello zucchero a velo oppure spennellare con il miele e decorare con zuccherini come ho fatto io.

Buon appetito! :)

Chestnut sweet ravioli

Christmas is one of the more emotional feasts during the year.
I love it and as soon as it's coming my mind goes to the warm of  fireplace when outside it's cold; the characteristic colors like red, gold, silver and blue which fill the streets all around; the tipical melodies, following you during your walks through the X-mas markets...and then the X-mas Eve, spent with family and friends dining and going to masses.
Unfortunately our chaotic life doesn't allow us to live the real essence of Christmas like when we were child and always more times x-mas holidays are like a cyclone that take everything away leaving us with the feeling of something lost.
That's why many people like me try to put apart the busy life and do something for themselves for enjoying the Christmas atmosphere, making -why not- a traditional dessert.

Some days ago I was thinking about something tasty which would have been able to satisfy my greed and also my desire of X-Mas flavours.
I truly love traditional things, since they remind my childhood, so it passed no long time until I decided to make these fantastic treats, tipical of my hometown.
Like any popular recipe, the quantity and some ingredients can change from family to family, but essentially there are some fixed ingredients that cannot change.
These treats are called "Calzoncelli di castagne" and they look like ravioli because of their shape.
The filling is made of many ingredients but chestnut and chocolate are the main ones. That's why I love them! :)
Anyway I am going to illustrate how I make it, but since everyone has its own tastes and favourite flavours, it can vary. I reccomend to use many citrus zests, expecially tangerine.

For the pastry:

500g of white plain flour
100g of suet (if you don't have use butter)
100g of white sugar
a pinch of salt
white sweet wine (sparkling is better) and wermuth

For the filling:

500 g of chestnut, cleaned out, boiled and mashed
300 g of bitter chocolate
1 single espresso
flavours and liquors (citrus zests, vanilla, cinnamon, strega liquor, ruhm, and anything you like)
milk (when required)
a fistful of pin nuts


Directions

For the pastry Sift the flour and add thesalt and suet (butter), previously cut into small pieces. Mix everything using  fingers until flour and butter are well mixed, then add the sugar and knead with some wine and vermouth.
Do not use water, just wine and vermouth and add inch by inch until you have a soft but not sticky dough.
Set aside.

For the filling Melt the chocolate and add to the other ingredients. If the dough is too much dry, add some milk. The consistency should be soft and creamy but not liquid.

Roll the pastry out very thinly (about 2 mm) and cut some circles using a dedicated shape. Using a teaspoon, cover each circle with few filling and close like ravioli. (Pay attention to weld well the boundary to preserve the filling)
Deep fry or bake in the oven at 200° C until the surface comes out lightly golden.
When you are finished, you can cover these treats with sifted icing sugar or some heated honey and candy like I did in the picture.

Enjoy! :)

giovedì 7 novembre 2013

Torta pinguino



Dall'ultimo post pubblicato è passato un pò di tempo, diciamo che mi sono presa una lunga "vacanza"
anche se in realtà si è trattata di tutt'altro che una vacanza.
Divisa fra lavoro, torte, piscina e impegni vari,sono stata abbastanza indaffarata e ho lasciato un po' solo soletto il mio blog. Ciò non significa che vi abbia abbandonati, anzi!!!
Potreste pensare che per tutta l'estate non abbia osato accendere il forno, eppure, a costo di impressionanti sudate da bagno turco, io l'ho fatto anche perchè compleanni e festività varie non mi hanno dato tregua.
E dunque è stato proprio per il mio compleanno che ho fatto questa torta al cioccolato e visto che ne sono golosa non poteva che essere qualcosa del genere.
Dalle mie parti molti la chiamiamo "torta pinguino" per via dei colori e in genere è farcita con panna e nutella, tuttavia la mia versione non è quella "classica", perchè alla fin fine a me piace molto sperimetare cose diverse e poi avevo questo cioccolato al latte che mi implorava di essere trasformato in un dolce e del mascarpone che era avanzato dal tiramisu'...ecco, quindi, come viene fuori questa torta: una base al cacao farcita e decorata con crema ganache al cioccolato e crema fresca al mascarpone.
Vediamo come si fa:

Per una tortiera da 20 cm.

Ingredienti

175 g di farina
25 g di amido di mais
25 g di cacao
3 uova grandi
250 g di zucchero
60 g di latte
100 g di burro
circa mezza bustina di lievito pan degli angeli

Per la farcitura al cioccolato
250 g di Cioccolato al latte
200 g di Cioccolato fondente al 50% di cacao
300 g di panna fresca

Per la farcitura al mascarpone
250 g di Mascarpone
4 cucchiai di zucchero
100 g di panna montata

Preparazione
Mescolate le farine setacciandole insieme al lievito.
A parte montate zucchero e burro e aggiungete le uova una per volta.
Infine unite le farine alternandole al latte.
Versate tutto nella tortiera e infornate a 180°C per circa 25 minuti in forno preriscaldato.

Riscaldate la panna fresca e quando arriva al punto di bollore, versatela sul cioccolato mescolando fino a completo scioglimento. Fate raffreddare a temperatura ambiente e poi ponete in frigo per qualche ora.

Frullate lo zucchero e il mascarpone e unite la panna montata.

Quando il cioccolato è diventato cremoso, tagliate la torta in 3 strati e farcitela con cioccolato e crema al mascarpone.

A questo punto avreste terminato e sarebbe ora di gustarvi il vostro dolce...:)

Note: la mia versione di torta pinguino è bagnata con una bagna al liquore di caffè e poi è rimasta in frigo per qualche ora, visto che fredda è più buona!!! :)



Penguin cake!

Summertime is gone, but I cannot resist to the temptation of baking something even if it's warm. I made this cake for my 26th birthday and since I am in a serious love-relationship with chocolate I could not make something different than this.
In my hometown we use to call this cake "penguin" because of the colors (black and white) and the popular recipe consists of a cocoa sponge cake filled with nutella and cream. My version is a little different but even good for chocolate's lovers and people who don't like Nutella (yes, that's true. People like this exist and I also know one of them...a poor one!).
However the difference with the original recipe is in the filling: instead of cream I used a mascarpone filling and instead of Nutella I made a gorgeous chocolate ganache.
So if  I tempted you quite well, try this, you will not be disappointed, choco-lovers!

For a cake tin of 20 cm of diameter.

Ingredienti

175 g plain flour
25 g cornflour
25 g cocoa powder
3 large eggs
250 g sugar
60 g milk
100 g butter
1 tsp baking powder

Choco filling
250 g milk chocolate
200 g dark chocolate 50% cocoa
300 g cream

Mascarone filling
250 g Mascarpone
4 tbsp sugar
100 g whipped cream

Preparazione
Mix and sift flours, cocoa and baking powder in a bowl.
Beat sugar and butter and add the eggs once per time.
Finally add the powders alterning with the milk.
Poor in the tin and bake for 25 minutes in preheated oven at 180°C.

Heat thee cream until it slightly boil.
Pour it on the chocolate and melt well.
Let dry at room temperature and then put in the fridge for some hours.

Beat well the mascarpone cheese and sugar, then add the whipped cream.

When the chocolate ganache is creamy, cut the cake in three slice and fill each layer with chocolate and the mascarpone filling.

This is the last step after that you only have to taste your luxurious cake...:)

Note: I desired to taste something a little bit tastier then usual, so during assembly I wet the cake with a mixture of sirup (water+sugar) and coffee liquor and then let it rest in the fridge for some hours before serving!!! :)

lunedì 22 luglio 2013

Un sandwich vittoriano



Quando si parla di sandwich si pensa subito al panino farcito. Due morbide fette di pane con salumi, formaggi, insalata e salse: il classico pranzo "to go" di molti che lavorano in ufficio.
Non me ne vogliano male dietologi, nutrizionisti, followers di uno stile alimentare lontano dai cibi-veleno, ma la ricetta che sto per proporvi non è da meno di un sandwich in termini di calorie, grassi e zuccheri. In fondo diciamocela tutta: si vive una volta sola, per la ciccia in più c'è la palestra e per le pene quotidiane lo zucchero regala un po' di felicità momentanea!

Gli inglesi hanno pensato bene di dare un'alternativa al sandwich salato proponendo questa versione di sandwich dolce, la ben nota Victoria Sandwich cake: una delicata torta in due strati farciti con panna e marmellata, come un sandwich insomma.
La ricetta che segue è di Mary Barry, ma l'ho modificata un po' perchè a me non piacciono le cose del tipo "metti tutto in una ciotola e sbatti per due minuti".
Inoltre non avendo marmellata, ho optato per una farcitura con crema diplomatica e devo dire che, ebbene sì, questo sandwich ha il suo perchè!


Per una teglia da 20 cm (l'autrice ha diviso l'impasto in due e cotto in due tempi, io non avendo nè troppo tempo, nè doppioni di teglie, ho fatto tutto in una volta)

Ingredienti per la torta
225g di burro
225g di farina 00 (la ricetta originale prevedeva farina autolievitante+1 cucchiaino di lievito in polvere)
225g di zucchero
4 uova grandi
una bustina di vanillina
1/2 bustina di lievito pan degli angeli (no se si fa come da ricetta originale)

Ingredienti per la farictura:
marmellata di fragole, panna/crema diplomatica o comunque qualsiasi farcia preferiate

Procedimento
Tagliare il burro in una ciotola e farlo sciogliere dolcemente al microonde.
In una ciotola unite lo zucchero e la vanillina e battere fino ad ottenere un impasto cremoso e spumoso.
Aggiungere il burro fuso versandolo a filo nel composto.
Setacciare la farina e il lievito, unedoli poco per volta con una spatola.
Versare nella teglia imburrata e infarinata e cuocere per circa 45 minuti in forno preriscaldato a 180°C.


Victoria sandwich cake

This recipe is one of my favourite because its cake is delicate and gentle and the filling can be as delicate and incisive itself like the famous queen.
In any case you can fill this spongy cake whatever you want and I opted for the diplomat cream.
This recipe is form Mary Berry's ovens, but I made some changes because I do not like too much those things like "put all ingredients in a bowl and beat for 2 minutes".
However, you will find this cake delicious as well.

For a round cake tin of 20 cm of diameters (Mary suggests to divide the mixture onto 2 cakes tins, but I preferred to bake everything in one time)

Ingredients
225g of unsalted butter
225g of plain flour (original recipe was selfraising flour+1 tsp of baking powder)
225g of caster sugar
4 large eggs
1 tsp of vanilla extract (not in the original recipe)
2 tsp of baking powder (do not use if you make original recipe)

Ingredients for filling:
strawberry jam, cream/diplomat cream or whatever filling you prefer

Directions
Let the butter gently melt in the microwave.
In a bowl beat together the eggs, sugar and vanilla until you have a creamy and fluffy mixture.
Stir the melted butter onto the mixture.
Using a spatula sdd the powders, stirring gently.
Pour the mixture in the greased tin and bae for about 45 minutes in a preheated oven at 180° C.

Yummy!

lunedì 1 luglio 2013

Torta ricotta e pere


Questo dolce sembra avere origini dalle parti della costiera amalfitana e, difatti, gli ingredienti che lo compongono sono tutti provenienti da quest'aera.
La torta ricotta e pera di cui sto parlando non è un dolce da forno, a parte il biscotto, e questa ricetta è davvero di una semplicità a prova di inesperto!
Personalmente non la gradisco, tuttavia mia madre si ostina a riproporla ogni volta agli ospiti per i compleanni, onomastici, ecc, perchè, a parte me, gli altri sembrano apprezzare molto.
La ricetta che propongo ce l'ha data una mia zia.
La si può preparare quando meglio si crede e poi tenere in congelatore. L'unica accortenza è che come si fa per il tiramisù, bisogna farla stare fuori dal congelatore per qualche minuto prima di servirla, perchè risulta dura.

Per una tortiera di diam.24-26 cm a cerchio apribile (importante per sformare il dolce)

Ingredienti

Per il biscotto:
250 gr di nocciole tritate
250 gr di farina
250 gr di burro
200 gr di zucchero

Per il ripieno:
250 gr di ricotta mista (vaccina+bufala)
250 ml di panna
200 gr di zucchero
3 pere medie dalla polpa compatta


Procedimento:
Per il biscotto: in un recipiente unire la farina setacciata alle nocciole.
A parte sbattere zucchero e burro e aggiungere le polveri.
Stendere per uno spessore massimo di 8 mm.
Ottenere due dischi dello stesso diametro della tortiera e cuocere a 180°C in forno preriscaldato per circa 15' o appena il biscotto diventa dorato su ambo i lati.
Per il ripieno: mondare e tagliare le pere a cubetti.
Successivamente caramellarle con poco zucchero in una padella fino a che non sono morbide.
Lasciare raffreddare.
In una ciotola sbattere la ricotta setacciata con lo zucchero e unire la panna precedentemente montata mescolando dal basso verso l'alto.
Infine aggiungere le pere scoltate.
Assemblaggio: Rivestire la tortiera con pellicola trasparente in modo da facilitare la successiva estrazione del dolce.
Mettere una delle due basi di biscotto sul fondo e ricoprire con il ripieno.
Infine chiudere con l'altro biscotto e riporre il dolce in congelatore.
Una volta congelato, sformare e spolverare con zucchero a velo.


Ricotta and pears cheescake

This cake is quite similar to an american cheesecake in fact among his ingredients there is the ricotta cheese and it has a biscuit base.
Probably the origin of this cake is from the Amalfi Coast and in fact the most of the ingrdients in it comes from the area around.
I suggest you to try it, since it is very simple to do and it has got a lot of success everytime we make it.

For a cake tin of about 24-26 cm of diameter

Ingredients
For the biscuit base:
250 gr of ground hazelnut
250 gr of plain flour
250 gr of unsweetened butter
200 gr of sugar

For the filling:
250 gr of ricotta cheese (we use half from cow and half from buffalo but you can also use the sheep's one or at least from cow)
250 ml of whipped cream
200 gr of sugar
3 medium unripe pears

Directions:
For the biscuit: in a bowl mix the sifted flour and hazelnuts.
Beat the sugar and butter and then add the powders.
Roll the dough for a maximum thickness of 8 mm.
Cut two plates of the same diameter of the tin and bake in a preheated oven at 180°C for about 15' or until the biscuit's surface gets coloured both sides.
For the filling: peel and cut the pears into small cubes.
Cook them with 1-2 tablespoons of sugar in a pan.
Let it cool.
In a bowl sift the ricotta cheese (if it's too nubby) and beat well with the sugar.
Add the whipped cream stirring gently and finally the pear without the juice released during the  cooking.
Assembling: Cover the cake tin with the plastic wrap in order to easly take out the cake once it cools.
Place one biscuit on the base and then pour the filling..
Finally cover with the other biscuit and put the cake in the freezer.
When it is frozen, extract the cake from the tin and decore with icing sugar.

My tips: in order to taste well the cake, let it stay for some minutes out from the freezer before you serve it.

Enjoy!


lunedì 17 giugno 2013

Il Rosso e il Nero



Il rosso e il nero sono due colori che in molti di noi scatenano sentimenti di odio/amore nel momento in cui dobbiamo colorare la pasta di zucchero.
In questo post continuo il discorso sulla colorazione, aperto in uno degli scorsi articoli.
Innanzitutto, oltre al rosso e al nero, ci sono altre tonalità -per lo più quelle scure- che creano problemi, quelle che proprio non vogliono venire e restano sbiadite, smosce e "insipide".
Nel mondo del cake design ogni giorno c'è una parte di noi che si scoraggia nel tentativo di "far prendere" i colori e si deve accontentare di qualcosa che è diverso dalle aspettative.
Allora cosa c'è di meglio di alcuni consigli su come ottenere le forti tonalità desiderate?
Ci sono diverse strade perseguibili per ottenere il colore desiderato.
Innanzitutto quella più immediata e forse più costosa è acquistare la pasta già colorata, ma quelli come me che partono dal panetto bianco fatto in casa, non possono che provare le strade alternative.
La spiegazione che do nelle prossime righe è relativa alla pasta nera, mentre per la rossa o altre tonalità scure si procede analogamente, tranne che per qualche piccola variazione.
Innanzitutto è possibile utilizzare come colorante quello in  polvere ottenibile dal carbone vegetale che si può trovare facilmente in erboristeria. Come colorante permette di ottenere una buona tonalità di nero.
In alternativa è sempre possibile ottenere ottimi risultati con i coloranti in gel.
Per ottenere un nero intenso si può partire da una pasta che ha già una base di colore, per esempio il marrone o il blu, e continuare aggiungendo il nero. Se la pasta si deve utilizzare al momento, ahimè è necessario utilizzare parecchio colorante (se in gel) prima di ottenere il nero desiderato. In alternativa consiglio sempre di colorare la pasta almeno un giorno prima e lasciarla riposare. Infatti anche se al momento si ottiene nulla più di un grigio scuro o di un verde o marrone scuro (se si parte da basi già colorate), basta far riposare la pasta, che, maturando, dopo alcune ore si sarà scurita e sarà del colore desiderato.
Le prime volte sarà necessario impratichirsi per calibrare la quantità di nero da aggiungere, affinchè sia sufficiente ottenere un buon risultato dopo il tempo di maturazione.
Per il rosso si procede analogamente, con la differenza che in questo caso non è possibile partire da colori scuri, ma colori come il rosa, l'arancio, ecc. Ovviamente in base alla tonalità di rosso che si desidera ottenere, bisogna partire da una determinata base perchè il blu contenuto nel rosa-fucsia o il giallo contenuto nell'arancio influiscono sul risultato finale restituendo rispettivamente più un rosso granata e un rosso arancio.

lunedì 27 maggio 2013

Ciambellone di Maurizio Santin



Il ciambellone è una delle mie preparazioni preferite in quanto amo le torte da mangiare al mattino a colazione o anche insieme a una buona tazza di the.
Questa ricetta è del noto pasticcere italiano, Maurizio Santin, ed è un successo assicurato.
Morbida e soffice, da aromatizzare a piacere.
Nel mio caso ne ho preparato mezza dose e l'ho aromatizzata con buccia di limone.
Di seguito propongo la ricetta orginale:

Per una tortiera a ciambella da 28 cm di diametro.

Ingredienti
300 gr di farina
250 gr di zucchero
4 tuorli + 4 albumi
1/2 bicchiere di latte
1 bicchiere di olio di semi
7gr di lievito chimico
un pizzico di sale
aroma a piacere

Preparazione
Sbattere i tuorli con lo zucchero il sale e l'aroma fino ad ottenere una crema bianca e spumosa.
Aggiungere l'olio e il latte mescolando.
Setacciare la farina e il lievito insieme, unendoli al composto.
A parte montare a neve gli albumi e aggiungere, utilizzando una spatola da pasticceria.
Infornate a 180àC in forno preriscaldato per 40-50'.


Breakfast cake recipe by the italian chef Maurizio Santin

This cake is very tasty and it couldn't be like that since its recipe is owned by one of the most famous pastry chef in Italy.
It is very soft and can be flavoured with any favourite flovours.
I used lemon zest and just made half quantities.
Here below find the original one:

For a doughnuts shaped tin of 28 cm of diameter

Ingredients
300 gr of plain flour
250 gr of sugar
4 yolks + 4 egg whites
1/2 glass of milk
1 glass of vegetale oil (sunflower seeds, nuts, ecc not olive oil)
7 gr of baking powder
a pinch of salt
flavour

Directions
In a bowl beat the yolks with sugar, salt and the flavor until creamy and fluffy.
Then add the oil and milk.
Sift together the flour and baking powder, stirring with the mixture.
A part whip the egg whites and finally add to the mixture gently by a confectioner spatula.
Bake for 40-50' in a preheated oven at 180°C.

martedì 21 maggio 2013

I coloranti alimentari


La pasta di zucchero è un'ottima preparazione per la copertura e decorazione delle torte, tanto più che la si può colorare.
E' comunque possibile realizzare una meravigliosa torta tutta bianca, basti pensare a quelle dei matrimoni, tuttavia niente come le torte colorate attira di più la nostra attenzione, soprattutto se si tratta di colori brillanti e vivaci e difatti la bellezza della pasta di zucchero è proprio questa, e cioè che la si può colorare, modellare e trasformare a piacimento. Certo, è possibile acquistare panetti già colorati, ma cosa fare quando non si trovano della tonalità desiderata o si deisdera colorarli da sè?
In questo post illustro le materie prime utili per colorare la pasta di zucchero, sto parlando dei coloranti alimentari che, come molti di noi sanno, si trovano di quattro tipi principali: liquidi, in pasta, in gel e polvere.
Secondo la mia esperienza tutti e quattro sono validi nella colorazione della pasta di zucchero, basta utilizzarli nei modi e nelle quantità giuste.

I coloranti liquidi
Innanzitutto partiamo dai coloranti liquidi che generalmente sono i meno consigliati dai cake designers. I difetti principali di questa tipologia di coloranti che spesso inducono a non utilizzarli sono essenzialmente due e cioè che, quando vengono aggiunti al panetto bianco di pasta, questi ne alterano la consistenza rendendola troppo morbida e inoltre, per quante gocce di liquido si possano usare, la tonalità risulterà sempre un po' troppo sbiadita.
Cosa fare in questo caso? E' vermanete necessario bandire questi coloranti oppure è comunque possibile utilizzarli?
Partendo dal presupposto che ognuno in base alla propria esperienza sceglie di utilizzare quelli che gli fanno più comodo, è comunque possibile sfruttare anche i coloranti liquidi.
E' possibile ovviare al problema dell'alterazione della consistenza della pasta di zucchero. Infatti chi come me si fa la pasta di zucchero da sè, può aggiungere il colorante al momento della preparazione, insieme agli altri ingredienti liquidi. Una volta impastato il panetto, mettendolo a riposo per le sue 12 ore, esso maturerà e persino il colore, che al momento della realizzazione risultava sbiadito, si scurirà un po'.
Per quanto riguarda le tonalità io non pretendo di utilizzarlo per ottenere toni accesi, per quello ci sono altri coloranti.

I coloranti in pasta
I coloranti in pasta sono la scelta migliore nella maggior parte dei casi per la colorazione della pasta di zucchero bianca.
Generalmente si presentano in vasetti da 30gr e durano parecchio. Basta aggiungerne una punta di stuzzicadente alla pasta e questa assume subito una forte tonalità per cui è sempre meglio regolarsi gradualmente e non partire subito da un'eccessiva quantità di colore, altrimenti la pasta diventa più scura di quanto si desidera e a quel punto bisogna solo aggiungere altra pasta bianca per schiarirla.
Il difetto di questi coloranti è che alcune tonalità, in particolare quelli scuri e il rosso, non prendono bene e risultano più tenui di come dovrebbero essere.

I coloranti in gel
I coloranti in gel hanno per l'appunto consistenza gelatinosa e presentano caratteristiche e valenza analoghe ai coloranti in pasta. La pecca di questa tipologia è che troppe quantità tendono ad ammorbidire eccessivamente la pasta per questo vanno utilizzati ponderatamente. In ogni caso, come per i coloranti in pasta basta poca quantità per ottenere l'effetto desiderato.

I coloranti in polvere
I coloranti in polvere possono essere utilizzati per colorare il panetto di pasta di zucchero, ma generalmente si preferisce utilizzarli per colorare la pasta già secca sia prendendone piccole quantità con un pennello (eliminando l'eccesso come si fa quando ci si trucca) per realizzare sfumature, sia diluendo la polvere con dell'alcool per dipingere le superfici.

Con questa panoramica generale ho voluto spiegare un po' un argomento che è possibile approfondire in successivi articoli, magari dedicando maggior attenzione alla colorazione dei toni più scuri e a un confronto delle marche di coloranti in commercio.
Con questo vi lascio e ci vediamo alla prossima! <3

Un bacino muffinoso!!!






lunedì 13 maggio 2013

Quadrotti di torta meringata



Ottimi accompagnati con il the questi quadratini di torta sono di una sofficità unica.
Ho tratto questa ricetta da un libro per dolci che ne prevedeva una versione di torta farcita con ananas.
Io non l'ho provata in questo modo, ma ho preferito una versione "nude" che poi ho tagliato in piccoli bocconi. Buoni anche con latte e caffè! ;)

Per una teglia da 26 cm:

Ingredienti
3 tuorli grossi
200g di farina
150g di zucchero
90g di burro ammorbidito
6g di lievito in polvere
1,2 dl di latte
estratto di vaniglia

Meringa
3 albumi
100g di zucchero


Preparazione
Imburrare e infarinare la tortiera.
Mescolare la farina con il lievito e un pizzico di sale.
Montare a crema il burro, lo zucchero e la vanillina e aggiungere uno per uno i tuorli.
Aggiungere le polveri, alternandole al latte.
Mettere l'impasto nella tortiera.

Per la meringa: montare a neve gli albumi con lo zucchero.

Mettere cucchiaiate di albumi sull'impasto e poi livellare.
Cuocere per circa 30 min in forno preriscaldato a 180°C o fino a quando saranno dorate e spugnose.
Raffreddare per 10 minuti e poi sformare.


Meringue cake's cubes

This cake's cubes are very good and kindly match to an afternoon tea since they are extreamly soft.
The recipe originally was a cake filled with ananas, but I tried this simpler version which I presented in little cubes...enjoy it!

For a tin of 26 cm of diameter:

Ingredients
3 large yolks
200g plain flour
150g white sugar
90g softned butter
6g baking powder
1,2 dl milk
vanilla extract

Meringue
3 egg whites
100g sugar


Directions
Grease the tin.
Mix the flour, baking powder and salt.
Beat the butter, sugar and vanilla extract until well creamy.
Add the yolks, one per time.
Stir in the powders alternating to milk.
Pour the mixture in the tin.

For the meringue: whip the egg whites with sugar until fluffy.

Pour the meringue on the mixture and gently flatten.
Bake in a preheated oven at 180°C for about 30 min or until the cake is blondy and spongy. In any cake try with a skewer.


giovedì 9 maggio 2013

Sotto la pasta di zucchero 2/2




Nello scorso post ho illustrato la tecnica per rivestire le torte in polistirolo. Nelle seguenti righe completo il discorso con le torte reali e altre cose utili da sapere... Enjoy! ;)

Rivestire una torta vera

Per quanto riguarda le torte vere bisogna partire dall'impasto della base.
Le ricette che più semplificano la vita sono quelle delle torte anglosassoni. Esse infatti sono più simili ai nostri dolci da the o da colazione perchè presentano burro fra gli ingredienti e rispetto al pan di spagna sono più compatte e massicce, mantenendo meglio la forma. Si può decidere di bagnarle o meno in quanto risultano umide. Un esempio di base di questo tipo è la Chocolate Mud Cake che ho proposto in un post precedente.
Invece, per i più ostinati a volere il classico - nonché bagnatissimo - pan di spagna le soluzioni sono due: realizzare una torta decorata su base interamente in polistirolo e una vera solo per degustazione oppure fare il pan di spagna con qualche accortenza.
Nel secondo caso è consigliabile scegliere una ricetta di pan di spagna tale da poter assorbire la bagna senza deformarsi eccessivamente, per evitare che ai bordi si incurvi eccessivamente. Quindi bisogna scordarsi di voler sfornare un'unica base alta due metri e soffice come una nuvola. Infatti quando la si decora, si deve tenere conto che sarà soggetta al peso della pasta di zucchero (non indifferente) che tenderà a deformarla tanto quanto più sarà morbida dentro. E' meglio, quindi, realizzare un pan di spagna classico (quello senza lievito chimico) e se si desidera aumenterne l'altezza, basta realizzare 3 strati di pan di spagna in più teglie (2+1 o 3)!
Quando si passa alla fase successiva della bagna bisogna tenere presente che il pan di spagna va bagnato con la quantità di liquido che è capace di assorbire. Pertanto se la base è molto areosa, leggera e soffice, ci vuole meno bagna; se invece risulta meno areosa, allora è possibile bagnarla un po' in più.
E' consigliabile bagnare dal centro verso l'esterno senza arrivare fino alla fine dei bordi, i quali dovranno essere lasciati un po' asciutti.

Tra la torta e la pasta di zucchero: "lo stucco"

Un'altra fase cruciale è la copertura della torta prima di rivestirla con la pasta di zucchero.
Come molti già sapranno, è bene evitare come la morte la crema pasticcera. Può essere benissimamente usata per farcire il pan di spagna o i bignè, ma mai e poi mai questa dolcissima crema gialla deve entrare a contatto con la pasta di zucchero e non solo lei, ma tutte le creme che contengono i tuorli. Unire crema e pasta di zucchero significa condannare il rivestimento prima a trasudare e poi a sciogliersi. Personalmente non ho mai azzardato una prova, mi sono accontantata delle testimonianze dei disastri delle altre persone e sinceramente non desidero vedere finire dissolto tanto lavoro e pazienza.
Le alternative possibili sono diverse: panna, ganache, crema al burro, crema al burro meringata, marmellata.
La panna ha come aspetti positivi il fatto che è bianchissima e morbida. Si può ricoprire con uno strato sottile di pasta di zucchero, senza avere problemi sulla trasparenza per i colori chiari e inoltre una volta ricoperta la pasta di zucchero si livella facilmente con lo smoother ottenendo una superficie veramente liscia. La sua morbidezza è tuttavia anche un aspetto sfavorevole perchè non mantiene la forma della torta che tende a "sedersi" e inoltre non ha buone capacità isolanti in quanto la torta in frigo tende a trasudare (ma non sciogliersi) e se il pan di spagna è bagnato troppo, l'acqua comincerà a uscire dalla base, rovinando la torta.
Piccola tip: se la torta trasuda in frigo, si asciugherà se tenuta a temperatura ambiente per qualche ora.

Le ganache al cioccolato sono ottime alternative perchè in frigo induriscono e fungono da isolante per la torta, rendendo più gradevole il sapore della pasta di zucchero, che molti evitano di mangiare perchè troppo dolce.
La crema al burro è l'isolante maggiormente usato per ricoprire torte decorate in quanto è facile da stendere per la sua morbidezza a temperatura ambiente; isola bene, indurendosi in frigo, e mantiene la forma della torta. La versione meringata prevede la presenza degli albumi e una preparazione leggermente più complessa.
La marmellata è poco usata da noi italiani per rivestire le torte, però è adatta per i dolci contenenti burro, come quelli da colazione o da the. E' da preferire la versione senza frutta in pezzi e passata al setaccio, al fine di avere una superficie liscia e senza avvallamenti. Non è consigliabile per rivestire torte bagnate in quanto non è buon isolante e non mantiene la forma.

Completare la torta
Una volta che la torta è stata "stuccata", dovrebbe presentare una superficie il più liscio possibile. Prima di rivestirla di pasta di zucchero è importante tenerla in frigo per un paio d'ore al fine di permettere allo stucco di indurisi.
Completata questa fase si può passare a stendere la pasta come illustrato per le basi in polistirolo nel precedente articolo e ricoprire la torta, aiutantosi con lo smoother.
Fatto ciò la torta è pronta per essere personalizzata e decorata come più di preferisce.
Generalmente una torta vera è bene rivestirla poche ore prima dell'evento, se possibile, o massimo il giorno prima.
Nel caso in cui il rivestimento è parte principale della decorazione, è sempre meglio realizzare prima le altre decorazioni e lasciare il rivestimento per ultimo. In ogni caso si può sempre realizzare la decorazione su basi in polistirolo, facendo una torta vera a parte, in modo che la vostra sia un'opera d'arte da lasciar mirare a lungo!

A presto!!!

lunedì 29 aprile 2013

Sotto la pasta di zucchero 1/2



Decorare una torta con pasta di zucchero non è sempre così semplice.
A volte ci si trova ad ottenere effetti indesiderati con superfici non lisce e irregolari o addirittura con coperture che si squagliano.
In questo e nell'articolo della prossima settimana espongo alcune tecniche e trucchetti semplici da conoscere per rivestire una torta con la pasta di zucchero.

Le basi da rivestire
Innanzitutto bisogna distinguere fra le decorazioni su basi reali e quelle su polistirolo.
Spesso ci si trova a utilizzarle entrambe, sia perchè la torta non può essere troppo piccola ed è richiesta a più piani, sia perchè in alcuni casi è importante che la torta non si deteriori, pertanto si utilizza il polistirolo.

Rivestire una base in polistirolo
Per quanto riguarda l'uso del polistirolo, senza dubbio le difficoltà sono inferiori in quanto la base è sempre compatta e non si deforma per cui non c'è timore che la pasta di zucchero assuma forme irregolari. Per rivestire una base di questo tipo è necessario conoscere alcuni aspetti basilari.
Innanzitutto bisogna scegliere la forma da rivestire. Il cilindro è quello più classico e maggiormente utilizzato. In generale è consigliabile comprare quelli dal bordo raccordato, specie se si tratta di una torta a base rettangolare o quadrata, in quanto gli spigoli possono dare problemi con la pasta di zucchero. Le prime volte infatti, quando si ha poca manulaità può succedere che la pasta si strappi proprio lungo di essi. I motivi di ciò possono essere molteplici. In primis la pasta di zucchero fatta in casa risulta meno elastica e più idratata di quelle normalmente in vendita. Io preferisco prepararla da sola e pertanto ho notato questo problema (più o meno marcato a seconda dell'umidità presente).
Se la consistenza della pasta dovesse essere troppo molle è possibile indurirla aggiungendo un po' di cmc o gomma arabica (se si sceglie quest'ultima la pasta è utilizzabile solo dopo circa 12 ore a differenza del cmc che agisce istantaneamente). In genere 1 cucchiaino raso di cmc per 300gr di pasta per rivestire è utile per renderla più elastica e compatta.
Un altro trucchetto per rendere meno appiccicosa la pasta di zucchero è quello di aggiungere del grasso vegetale e un po' di zucchero al velo. Personalmente ho provato spesso con la margarina vegetale in vaschetta, ma gli esperti insegnano che bisogna utilizzare il crisco (acquistabile negli USA o nei negozi specializzati o su internet) oppure l'olio di semi. Non ho mai acquistato il crisco, visti la difficile reperibilità e il prezzo, però ho utilizzato l'olio di semi e devo dire che il risultato è buono. La quantità da aggiungere deve essere moderata al fine di non alterare eccessivamente la consistenza della pasta.
Normalmente, a parte questi inconvenienti di rimedio facile, la pasta di zucchero è pronta per essere stesa e ricoprire il polistirolo.
Prima di fare ciò è importante inumidire la base, al fine di far aderire la pasta. E' consigliabile spennellare con acqua la superficie o meglio ancora munirsi di un comune spruzzino, riempirlo d'acqua e bagnare la superficie del polistirolo. Dopodichè la pasta è pronta per essere stesa e ricoprire la base.

Lo spessore della pasta di zucchero
Un altro dilemma che spesso assilla le persone meno pratiche è lo spessore della pasta.
Nel suo programma tv, Renato consiglia di stenderla massimo 2-3 mm.
Ora questo è vero per lui che è un maestro e utilizza di certo una pasta ottima e molto elastica, però non lo è per i meno esperti. In generale quando si hanno basi regolari come polistiroli con fondo bianco, allora si può liberamente stendere la pasta di 2-3 mm; quando invece si hanno basi dalla superficie non perfettamente liscia e chiara (solitamente torte vere), allora è necessario stendere la pasta un po' più spessa ma sempre di uno spessore intorno a 5 mm. Questo è importante perchè, specie se si stia utilizzando una pasta di colore chiaro, essa risulterà leggermente trasparente se stesa troppo sottile. Inoltre su una base non liscia come una tavola, presenterà facilmente avvallamenti.

Nel prossimo post cntinuerò a spiegare come ricoprire le torte con la pasta di zucchero e in particolare come si riveste una base reale, perciò non perdetevelo!
Al prossimo morso! ;)

lunedì 22 aprile 2013

Ciocco-cupcakes


Questi cupcakes o anche tortine sono un esperimento nato in una serata in cui desideravo coccolarmi con qualcosa di dolce e soffice.
L'intento iniziale era quello di ricoprirli di cioccolato, ma in un momento di totale confusione la crema-mousse al cioccolato che volevo realizzare si è trasformata in una salsa, che ho usato per bagnare i cupcakes, creando una sorta di cuore al centro degli stessi.
La ricetta è proprio semplice e qui ve la riporto:

Per 12 cupcakes medi:

Ingredienti

150 g di zucchero
100 g di burro
100 g di farina
50 g di frumina
2 uova medie
1/2 bustina di lievito per dolci

meno di 1/2 fialetta di aroma vaniglia
1 pizzico di sale

Per la salsa:
80 g di latte
160 g di cioccolato al latte

Panna per dolci


Procedimento

Battere il burro con lo zucchero a crema e aggiungere l'aroma e il pizzico di sale.
Aggiungere uno ad uno le uova amalgamandole bene.
Setacciare insieme le polveri e unirle al composto.
Infornare a 160°C in forno statico e cuocere per circa 10-15 minuti o fate la prova stecchino.
Lasciate raffreddare.
A parte riscaldate il latte e scioglietvi il cioccolato. Lasciate intiepidire.
Quando i cupcakes si sono raffreddati, tagliate la cupolina (potete anche lasciarla se volete) e bagnateli al centro con un cucchiaio di salsa.
Montate la panna e ricoprite i cupcakes e infine decorate versandovi sopra altra salsa al cioccolato.

Goduriosi! :9

Choko-cupcakes 

These cupcakes are the result of an experiment.
I meant to have something of soft to cuddle me during an evening at home.
I initially wanted to cover the cupcakes with a chocolate mousse, but it turn to be a sauce after a moment of confusion.
The recipe is quite simple:


For 12 medium cupcakes:

Ingredients

150 g sugar
100 g unsalted butter

100 g flour
50 g corn starch
2 medium eggs

2 tsp of baking powder
1 tsp of vanilla extract

a pinch of salt

For the sauce:
80 g milk
160 g milk chocolate


Sweetened cream


Directions

Beat butter and sugar until creamy and fluffy. Then add the vanilla extract and the pinch of salt.
Add the eggs one per time melting well.
Sift all the powders together and add to the mixture.
Bake in a preheated oven at 160° C for about a quarter of hour or try with a skewer.
Let cool.
On low heat warm the milk up and melt the chocolate in it. Let it cool down for few minutes.
Cut the cupcakes head off and wet the center with a tablespoon of sauce.
Whip the cream and cover the cupcakes.
Finally decorate them other chocolate sauce.



Gorgeous! :9



lunedì 15 aprile 2013

Idee regalo



Che sia per un compleanno, un anniversario o qualsiasi altra ricorrenza il regalo è il protagonista principale di ogni occasione importante.
Molto spesso o quasi sempre il regalo dal punto di vista di chi lo fa si rivela una bella sfida e per i più pigri come me, una rogna. Non che non voglia far regali, anzi, ma fra il farsi problemi sul fatto che possa o non possa piacere e la mancanza di tempo, per me fare un regalo è un'esperienza estremamente stressante.

E le cose non migliorano nel momento in cui sono io a dover ricevere un regalo. Effettivamente l'idea che qualcuno mi porti qualcosa che non so cos'è mi entusiasma molto di più di quando ricevo il regalo per davvero. Infatti niente di peggio c'è della mia reazione inerte nel ricevere un regalo. 

Non si tratta di irriconoscenza, nè tanto meno avversione, piuttosto è incapacità di entusiasmarmi per qualcosa che forse ho già o non desidero.
Eppure non sono sempre stata così!
Credo di portarmi questa cosa sin da piccola quando ricordo che ero molto più presa da queste cose, forse perchè ogni volta mi illudevo di ricevere un giocattolo o qualcosa che mi piacesse e puntualmente ad ogni Natale, compleanno, e via dicendo ricevevo qualcosa che era più somigliante ad un capo vestiario (e non parlo solo di magliette, ma delle mutande e dei calzini che la nonna, rimasta ancora con le idee degli anni 50, mi faceva). Non c'è dubbio che quando avrò dei figli, saprò cosa regalargli.
I giocattoli? No,no, mutande e calzini, ovviamente!

Eppure, nonostante quest'apparente perdita di entusiasmo, soltanto lo scorso Natale, mi sono -diciamo così- "fatta prendere" da un regalo inaspettato.
Eravamo in periodo di festività e mio padre è arrivato a casa con un pacco fra le mani dicendomi che un conoscente lo aveva lasciato per me. Già la cosa di per sè mi aveva sorpresa, ma quello che ancor più mi incuriosiva era il contenuto di quel pacco dal meraviglioso design.
Si trattava di una scatola stretta e lunga dalla superficie camosciata e scura con tanto di fiocco dorato e fiori applicati.
Tutto faceva preludere a un contenuto degno della confezione. Infatti mi sembrava uno di quei regali che si vedono nei film con le principesse e, paradassolamente a quello che avrei desiderato da piccola, ho immaginato che dentro vi fosse qualcosa che avesse a che fare con un importante capo vestiario.
Tanto è stato il mio entusiasmo in quel momento che ho coinvolto anche gli altri componenti della mia famiglia, tutti disposti intorno a me nell'attesa che io aprissi il pacco. Quindi mi sono diretta in cucina, ho appoggiato il pacco sul tavolo e tutta emozionata ho sollevato il coperchio.

Qui evito di riportare ciò che ho esclamato alla vista del contenuto.

Disposti in colonne da venti e righe da cinque, tutti avvolti nella loro carta dorata, cento -e dico cento- gianduiotti sembravano guardarmi fissi in faccia e beffarsi di me, distruggendo l'idea non troppo chiara del capo vestiario che avevo in mente.
E dire che a me i gianduiotti manco piacciono!
Offesa e indignata per l'affronto ricevuto, ho deciso da quel giorno di non mostrare più riconoscenza per alcun tipo di regalo e, anzi, di bandire dalla mia casa qualsiasi persona si fosse presentata con una sorpresa per me.

No, no...quest'ultima cosa è solo uno scherzo...a parte per chi intende regalarmi gianduiotti.

Dunque, dopo questa esperienza deludente (una delle tante) non condannatemi se vi sembrerò maleducata quando ricevo un vostro regalo: ne ho passate tante per non essere perdonata! :P <3
In fin dei conti a chiunque fa piacere ricevere qualcosa, anche se non rispecchia i propri gusti, e magari un sorriso, senza dire tante parole in più, può essere la giusta gratificazione per chi si è preso il disturbo di farlo (per non dire, poi, che ciò vi dà la sicurezza che continuerà a farlo ;P).
Detto questo, se siete capitati su questa pagina perchè google search alle parole "idee regalo" vi ha malcapitatamente reindirizzato qui o se posso darvi un suggerimento su un futuro regalo da fare, allora che ne dite di una torta decorata? Può essere qualcosa di carino e originale, magari da fare voi stessi e personalizzare per la persona cui è destinato...sapeste io quanti regali mi sto "scappottando" in questo modo! :DDD
Bene, mi tocca concludere qui e stavolta, miei cari Muffini, vi saluto ancora dicendovi di morderne un po', sì, di mordere un po' di quei gianduiotti che da Natale ho sul groppone!

Un kiss <3

Anna

lunedì 8 aprile 2013

Torta tiramisù



Annoiata dal solito tiramisù con savoiardi, mi sono imbattuta in questa ricetta e ne sono stata subito attratta.
Partendo dai tre elementi che rendono un tiramisù tale (il caffè, il mascarpone e la spugnosità dei biscotti), questa torta li combina, risultando essere davvero il tripudio di sapori che cercavo.
La ricetta è semplice e non prevede l'utilizzo delle uova crude nella crema, pertanto può essere una buona alternativa al classico tiramisù.
Vi consiglio di aumentare di un po' la bagna e di fare più farcia se intendete ricoprire tutto l'esterno del dolce.

Per una base di 24 cm di diametro:
 
Ingredienti
50 g d farina bianca
50 g di fecola
5 uova grosse (separare gli albumi dai tuorli)
180 g di zucchero al velo
1 cc d essenza di vaniglia
1 cc di succo di limone fresco

Preparazione
Mescolate le farine.
A parte montate i tuorli con la vaniglia e 150 g di zucchero fino ad ottenere una crema chiara e densa.
Montate gli albumi a neve, incorporando i restanti 30 g di zucchero e il succo di limone.
Incorporate dapprima un quarto al commposto di tuorli, unite anche la farina e per finire gli albumi rimasti., mescolando dall'alto verso il basso. Questa fase è importante, perchè per la buona riuscita del dolce, non dovete smontare troppo gli albumi.
Versate tutto nella tortiera e infornate in forno preriscaldato a 180°C per circa 35 minuti o comunque quando, infilzando uno stecchino nella torta, ne esce pulito.
Laciate raffreddare per qualche minuto e sformate il dolce sottosopra.

Per la bagna:

Ingredienti
9 dl di caffè molto forte
9 dl di liquore al caffè

Preparazione
Mescolate il caffè e il liquore

Per la crema al mascarpone:

Ingredienti
3 dl di panna
5 cucchiai di zucchero al velo
300 g di mascarpone
1 cucchiaino di essenza di vaniglia

Preparazione
Montate la panna con lo zucchero
Unite il mascarpone e l'essenza di vaniglia, mescolando con una frusta.

Per la farcitura e la guarnizione:

Ingredienti:
Le preparazioni elencate sopra
125 g di cioccolato fondente a scaglie

Tagliate la torta a tre strati.
Dividete la bagna e la crema in tre parti.
Spennellate il primo strato di torta e farcitelo con un terzo di crema, procedendo così con gli altri due strati di torta.
Per finire guarnite la superficie della torta con le scaglie di cioccolato o con la classica spolverata di cacao amaro come ho fatto io.

Il mio suggerimento: Tenete la torta in frigo per un paio d'ore prima di servire.




Tiramisù layer cake

This recipe is something different from the usual italian tiramisù which requires savoiardi biscuits.
I have looked for it for a lot of time since I desired to try it in a cake version and the result is just what I was looking for.
Mascarpone cheese combined with coffee is the characterizing element that makes the tiramisù flavours, but I ensure you that the sponge makes the rest. It is truly soft and when you wet it with the liquor and coffee it results to be fantastic. I suggest you to make a largest amount of liquids and mascarpone cream if you want to fill better and cover all the cake.
So...what you are waiting for? Bite it!

For a base of 24 cm of diameter:
 
Ingredients
50 g all-pourpose flour
50 g potato starch
5 large eggs (separete the egg whites from the yolks)
180 g icing sugar
1 tsp vanilla extract
1 tsp fresh lemon juice

Directions
Mix the powders.
Beat the yolk with the sugar and vanilla extract until creamy and fluffy.
Beat the egg white firmly adding the remaining 30 g of sugar and the lemona juice.
Mix a quarter of egg whites to the miture of yolk and sugar and then add the flours and gently fold in the remaining egg whites, trying to not unmount them to much.
Pour the mixture in a greased tin and bake at 180° C for about 35 minutes or until a skewer comes out clean.
Let it cool for few minutes and then turn upside down to finish the cooling.


For the liquids:

Ingredients
9 dl strong coffee (italian style)
9 dl coffee liquor

Directions
Stir liquor and coffee.

For the mascarpone filling:

Ingredients
3 dl cream
5 tbsp icing sugar
300 g mascarpone cheese
1 tsp vanilla etract

Directions
Beat the cream with the sugar firmly. Then add the mascarpone and the vanilla extract, beting.

Directions for the filling and garnishing:

Slice the cake in three layers.
Wet the first layer with the liquor and coffee and add the filling, doing the same with the other two layers.
If you like you can garnish the cake with chocolate chips or unsweetened cocoa powder like I did.


My tip: set in the firdge for 2 hours before serving.

Enjoy!

mercoledì 3 aprile 2013

Progettare una torta



Spesso, quando realizzo una nuova torta, ho paura di eccedere nelle decorazioni e di creare delle disarmonie cromatiche e tematiche. Nel contempo sovviene anche il timore di realizzare una torta "incompleta", omettendo, cioè, quel particolare che la rende finita.
Per ovviare a questo problema è necessario avere un'idea di partenza da sviluppare, rappresentandola magari su carta.
Specie se si sta per realizzare una torta complessa, disegnarla su un foglio in ogni minimo particolare è una cosa di fondamentale importanza. Non si può pensare di realizzare qualcosa senza un progetto preciso, perchè si andrebbe allo sbaraglio. Eppure molto spesso questo succede. In particolare le cake designer meno esperte e meno organizzate cadono nell'errore di non realizzare un progetto prima di realizzare la torta, basandosi solo sull'idea di come dovrebbe essere. Ciò comporta diversi problemi:

- la mancanza di ispirazione.
In questi casi, cominciare a rappresentare la torta è fondamentale. Infatti buttare giù una "mezza idea" che magari non ci convince del tutto, per poi completarla mano mano con elementi e, perchè no, decorazioni già viste e copiate da qualche altra parte, contribuisce a rendere l'elaborato armonico e magari anche originale, se la copia viene fatta in modo da riproporre la stessa cosa in maniera innovativa. Di fatti è noto che i più grandi artisti hanno cominciato copiando quelli che inizialmente erano più bravi di loro, per poi emergere con il proprio stile.

- un disastro cromatico.
I colori sono importanti per l'armonia di una torta. Saperli accostare e scegliere in maniera opulata, significa realizzare in alcuni casi l'80% di una torta esteticamente bella. Se si partisse solo dall'idea di come si vorrebbe fosse la torta, si finirebbe a realizzare tonalità troppo spente o troppo accese per le nostre necessità, per non parlare delle disarmonie cromatiche. Fissare bene su carta la tonalità desiderata, ci aiuta innanzitutto a valutare l'efficacia dell'accostamento con gli altri colori, ma anche a riprodurla con la pasta di zucchero. Per quanto riguarda l'armonia nella combinazione, bisogna conoscere un minimo di teoria del colore. Pertanto vi invito a informarmi sull'argomento oppure cominciate visitando questa pagina: Grafica In Linea.

- il troppo stroppia.
Se i detti esistono, significa che qualcuno prima di noi ha già fatto tesoro di determinate esperienze e pertanto perchè buttarsi da soli la zappa sul piede, quando si può partire da qualcosa di già noto?
Mettere troppe cose su una torta o pensare che più elementi ci sono e più bella è, non sempre è una cosa buona. A meno che non sappiate cosa state facendo, è meglio sintetizzare quanto più possibile gli elementi che vanno ad arricchire la decorazione della vostra torta. Ovviamente, bisogna cercare di non cadere nell'estremo opposto, ovvero realizzare qualcosa di troppo spoglio, scarno e incompleto.
Per evitare ciò, vi invito nuovamente a realizzare un progetto iniziale al fine di poter dire: "Ecco, la mia torta sarà così e ne sono soddisfatta".

Ovviamente, queste sono alcune delle nozioni basilari per la realizzazione di una torta che ogni cake designer dovrebbe sapere, ma chiunque non le conosca e parte da zero, si troverà presto a doverle applicare.
Chiunque ne volesse sapere di più sul cake design, potrà seguirmi su questo blog e sulla mia pagina facebook, in cui ci sono le foto più recenti delle mie torte.

A presto, muffini! ^^

lunedì 25 marzo 2013

Torta allo yogurt aromatizzata al limone


Molto spesso, in particolare dopo pranzo, un po' a tutti viene la voglia di dolce e ancor più spesso quella voglia è orientata verso un particolare tipo di dolce.
Allora a qualcuno come me capita che si metta alla ricerca di una nuova ricetta da sperimentare che magari possa soddisfare proprio quel desiderio.
Purtroppo nella maggior parte dei casi si rimane a bocca asciutta e il dolce che alla fine si prepara non ha la consistenza o l'aroma desiderato e bisogna accontentarsi.
In altre circostanze, invece, quando ci si ritrova semplicemente a provare una ricetta nuova, capita di ottenere proprio quello che si voleva in precedenza.
Questa ricetta che sto per proporvi è proprio una di quelle che avrei dovuto sperimentare nei miei particolari momenti da voglia di dolce!
E' soffice, delicata e umida con un leggero aroma di limone, accentuato dalla glassa -secondo me- da fare assolutamente.
E se poi si volesse aromatizzare diversamente, si potrebbe optare per la vaniglia o l'arancia e farcire con la nutella...una goduria!

In giro sul web si trovano migliaia di ricette di torte allo yogurt, plumcake, ecc, però questa non l'ho beccata su internet, ma da un libro di Mary Berry che acquistai in Inghilterra.
Inizialmente ero scettica sulla riuscita dei dolci di questo libro, eppure devo dire che, pur essendo solo la seconda ricetta che ho provato dopo una cheesecake ai frutti di bosco, mi devo ricredere!
Probabilmente presto proverò anche qualche altra golosità! :)

Ecco per voi la ricetta per una base di 24 cm:

Ingredienti
300 g di zucchero
175 g di farina
225 g di yoghurt greco
la buccia grattuggiata di 1imone (ma potete utilizzarne di più se la preferite più aromatica)
1/2 bustina di lievito pane angeli
un pizzico di sale
3 uova grandi (separare i tuorli dagli albumi)
50 g di burro ammorbidito

Preparazione
In una terrina sbattere per qualche minuto i tuorli con lo zucchero e il burro.
Aggiungere lo yoghurt e amalgamare bene.
A parte montare a neve ferma i bianchi.
Setacciare la farina e il lievito e unire al composto di tuorli e yoghurt.
Successivamente aggiungere i bianchi e mescolare dal basso verso l'alto senza far smontare eccessivamente gli albumi.
Infine versare nella teglia e infornare a 180°C per circa 50 minuti (o comunque facendo la prova stecchino).


Per la glassa (le dosi della glassa che vi riporto sono piccole e in più a consistenza era troppo dura, per cui ho raddoppiato le dosi e aggiunto un po' d'acqua e altro succo di limone, fino ad ottenere una glassa fluida ma non eccessivamente liquida)

Ingredienti
100 g di zucchero al velo
1 e 1/2 cucchiaio di succo di limone

Preparazione
Sbattere lo zucchero con il succo di limone e versare sulla torta che avrete fatto raffreddare, lasciandolo asciugare.


Yoghurt cake with lemon flavour

I took this recipe from one of Mary Barry's.
The cake is extremely soft and tasty and if you want you can make it as you prefer just changing the lemon zest with other flavours.
A little tip: use vanilla extract or vanilla seeds instead of the lemon zest and change the lemon icing with nutella or a chocolate ganache...soooooo good!


For a base of 24 cm:

Ingredients
300 g sugar
175 g plain flour (or the self-raising one)
225 g greek yoghurt
the zest of one lemon (or more if you prefer a stronger flavour)
1 and 1/2 tsp of baking powder (do not add if you use the raising flour
3 huge eggs (separate the yolks)

50 g butter, softened



Directions

In a bowl beat well the yolks, sugar and butter.
Add the yoghurt and melt.
Beat the egg whites apart.
Sift the flour (and the baking powder), adding it to the mixture of eggs and yoghurt.
Then add the egg white and gently stir with a spatula, without.
Lastly put the mixture in the tin and bake at 180 °C in preheated oven for about 50 minutes or until using a skewer comes out clean from the cake.

For Lemon Icing (I made more than the original recipe and added some water/juice lemon in order to have a fluid consistency):

100 g icing sugar, sifted
1 and 1/2 tbsp of lemon juice

Beat the sugar with the juice of the lemon and spread on the cake that you previously let cool.
Let it dry.

Il contest


Quando si partecipa ad un concorso si generano sempre delle aspettative più o meno di speranza, miste al dubbio dell'attesa e alla delusione di una possibile sconfitta.
E' inutile dire "che vinca il migliore" o "l'importante è partecipare". La realtà è che a meno che voi non siate lì a voler perder tempo o abbiate tendenze masochiste, quando fate qualcosa che deve essere giudicato, sperate sempre in un risultato positivo.
Ultimamente mi succede di mettermi alla prova in concorsi di torte e devo dire che, come in ogni altro ambito, c'è sempre da faticare e confrontarsi con tante persone come te che non intendono accontentarsi di un ultimo posto. Per fortuna o sfortuna, nella maggior parte dei concorsi a cui partecipo non ci sono classifiche e, quindi, quasi sempre va a finire che se non sei il primo o fra i primi dieci, ti confondi fra quelli che magari davvero ci hanno provato tanto per divertirsi.
Quand'è così, allora, devi riconoscere solo di aver fatto un buon lavoro rispetto ad altri, sì, ma che hai ancora da migliorarti e prendere esempio da chi, invece, ce l'ha fatta.
E' capitato così che abbia partecipato ad un concorso su facebook per una fiera, "The cake show" a Bologna, lo scorso novembre.
Il concorso era strutturato in due fasi, una in cui avevi con il tema "I am" il compito di raccontarti tramite una torta e farla votare dalla community e un'altra in cui il tema era "io al the cake show".
Non nego che entrambi i temi sono stati impegnativi da sviluppare. Nel primo caso il difficile non era tanto sapere cosa raccontare di te, quanto riuscire a rappresentarlo in una torta. Nel secondo, invece, è stato complicato trovare l'ispirazione giusta per riuscire a interpretare il tema.
La prima torta che vi ho già mostrato nell'articolo Torta "I am", è stata frutto di ben 2 prove, infatti, dopo averla fatta una volta, siccome non mi piaceva il risultato, l'ho rotta per rifarla. A quelli che avevano visto la torta quasi finita e mi chiedevano cosa fosse successo, ho semplicemente detto con aria desolata: "l'ho fatta cadere e si è rotta", conoscendo la mia grazia di elefante non gli è stato difficile credere a questa piccola bugia. Lì per lì non mi andava di sentirmi dire: "ma sei scema, era bella", e cose del genere. Per me non lo era abbastanza per il concorso e loro non avrebbero capito, facendomi sentire per di più in colpa per averla distrutta.
La torta della seconda fase, invece, è nata dopo diversi giorni di rompicapo, interviste e consulti con persone a me vicine. In pratica per giorni ho rotto le scatole a parenti, amici e fidanzato per trovare delle idee per il concorso. Tuttavia, come mi succede spesso, fin quando non ho trovato l'ispirazione giusta, nessun consiglio altrui mi è entrato nella testa.
Per cui, vuoi la fretta messa dalla scadenza incombente della consegna, vuoi che finalmente un'ombra di scintilla era scoccata, alla fine mi sono data da fare per sviluppare la mia mezza idea.
Dopo aver realizzato tre schizzi, che vi avrei mostrato se solo in un momento di pulizia generale non avessi insacchettato tutto, ho concretizzato la mia idea.
In definitiva ho puntato su qualcosa di semplice e diretto: io alla fiera. Io vestita da torta, con la ciliegina a mo' di cappello e intorno a me altre torte come ad un'esposizione. I fiori non potevano che arricchire di particolari questa torta e creare, insieme ai dettagli di ghiaccia dei tessuti, l'atmosfera "festival delle torte".
Purtroppo, nonostante abbia superato la prima fase, non sono riuscita a farmi notare nella seconda e lì ho dovuto ammettere di avere ancora tanta strada da fare per raggiungere artiste del calibro della nota Jane Hudson, vincitrice del concorso.
Il suo stile inconfondibile è di certo qualcosa di nuovo e bello nel mondo del cake design ed inoltre contraddistingue la sua personalità. E' brava, anzi bravissima e vi consiglio di vedere altre sue opere sulla sua  pagina facebook " Arsenico e Vecchi Merletti ".
Detto questo, vi lascio e vado a lavoricchiare su qualche altra tortina e, nel mentre la preparo, ogni tanto ne mordo un po'!
A presto, Muffini!
Kisses xxx

sabato 16 marzo 2013

Torta alla mousse di cioccolato bianco con limone



Prima di provare questa ricetta, non avrei mai pensato che l'accostamento limone-cioccolato bianco fosse così buono. L'acidità del limone lega bene con la dolcezza stucchevole del cioccolato bianco.
Questo dolce l'ho provato per l'onomastico di mia madre qualche tempo fa e anche se il gusto del limone abbinato al cioccolato bianco non è una novità per quelli più esperti, per me, quando allora ho assaggiato questa torta, è stata una rivelazione!
Originariamente la ricetta, che ho tratto da un libro di dolci che mi è stato regalato da un amico, prevedeva la decorazione con i kiwi, ma, non essendo di stagione, ho preferito utilizzare delle dolcissime e succose fragole.
Questo dolce per certi aspetti somiglia a una vera e propria cheesecake da frigo ed è inoltre adatto al periodo estivo per la sua freschezza accentuata dalla presenza del limone.

Ma passiamo alla ricetta:

Per una base di 24 cm di diametro:

Ingredienti
110 g di farina bianca
60 g di burro ammorbidito
1/2 cucchiaino di lievito in polvere
75 g di zucchero semolato
1/2 cucchiaino di vanillina
2 uova grosse
sale

Preparazione
Mescolate la farina, il lievito e un pizzico di sale.
Montate a crema il burro con lo zucchero e la vanillina.
Unite le uova, amalgamandole uno per volta.
Aggiungete gradualmente il composto di farina.
Versate l'impasto nella teglia in forno preriscaldato a 180° C per circa 20 minuti o fino a che, con la prova stecchino, il dolce non si attaccherà.

Per la mousse al cioccolato bianco:

Ingredienti
180 g di cioccolato bianco grattuggiato grossolanamente
180 g di mascarpone
60 g di zucchero semolato
0,8 dl di succo di limone fresco
6 g di gelatina in fogli
3,7 dl di panna

Preparazione
Fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria e lasciar raffreddare.
Montate a crema il mascarpone e lo zucchero e amalgamate il cioccolato fuso.
Mettete il succo di limone in una casseruola su fiamma medio-bassa e fate scaldare, aggiungete la gelatina e mescolate fino a che sarà sciolta.
Lasciate raffreddare per 30 minuti.
Amalgamate il succo di limone e l'impasto di mascarpone.
Montate la panna e amalgamatela all'impasto.
Mettete la base della torta in una tortiera a cerniera apribile da 24 cm.
Versate la mousse sul dolce e mettete in frigo per almeno 6 ore o fino a quando sarà solidificata.


Per la guarnizione al limone:

Ingredienti
1,2 dl di succo di limone
60 g di zucchero semolato
2 g di gelatina in fogli
3-4 fragole

Preparazione
Mettete il succo di limone e lo zucchero in una casseruola su fiamma bassa e mescolate fino a quando lo zucchero si sarà sciolto.
Togliete dal fuoco e aggiungete la gelatina
Mescolate fino a quando si sarà sciolta e lasciate raffreddare.
Versatela sulla mousse e tenetela in frigo finchè la guarnizione si sarà solidificata.
Decorate la superficie con le fragole tagliate a piacere appena prima di servire.


White chocolate and lemon cake

This cake is something truly special because it combines two flavours I really love: lemon and white chocolate.
Before I tried this recipe I would never say that this mix was so good and tasty. Well, my opinion is personal since I love both lemon and white chocolate, but if you want to try something different from the usual cheescake, so what are you wating for?
Bite it!


The recipe:


For the Base (a tin of 24 cm of diameter) :

Ingredients
110 g di white flour (not the raising one)
60 g di softened and unsalted butter
1/2 tsp baking powder
75 g caster sugar
1/2 tsp vanilla extract
2huge eggs
salt

Directions
Mix the flour and the baking powder.
Beat the butter with sugar, vanilla extract and a pinch of salt.
Add the eggs, one per time.
Gradually sift the flours in the mixture and melt with a spatula.
Put the mixture in the tin and then bake in the preheated oven at 180° C for about 20 minutes or until a skewer comes out clean.

For the white chocolate mousse:

Ingredients
180 g grated white chocolate
180 g mascarpone cheese
60 g di caster sugar
0,8 dl fresh lemon juice
6 g di gelatin in sheets
3,7 dl wipped cream

Directions
Melt the white chocolate in the microwave and let it cool.
Beat the cheese with the sugar and then add the white chocolate.
Put the lemon juice in a pan on low fire and let it warm, then melt the gelatin in.
Let it cool for 30 min.
Add the lemon in the mixture of cheese and sugar and stir with the cream.
Put the base of the cake that you previously baked in a tin of 24 of diameter.
Pour the mousse on the base and let it cool for 6 hours in the fridge.

For garnishing:

Ingredients
1,2 dl lemon juice
60 g caster sugar
2 g gelatin in sheets
3-4 strawberries (or your favourite fruit)

Directions
Melt the sugar and the lemon juice in a pan on low fire.
Switch the fire off and add the gelatin. Let it melt and cool.
Pour the liquid on the mousse and let it cool in the fridge.
Extract the cake from the tin and garnish with the strawberries before serving.

Enjoy!

lunedì 11 marzo 2013

Chocolate mud cake con ganache al cioccolato


Se quando si tratta di torta al cioccolato pensate a una di quelle al cacao alte 10 cm, farcite con più strati di cioccolata e ricoperte con la stessa farcia cremosa, questa ricetta fa per voi.
La Mud cake è una torta goduriosa al cioccolato di origini anglosassoni che si scioglie in bocca, fondendosi perfettamente con la ganache al cioccolato.
La ricetta della base che vi propongo è tratta da un libro che acquistai tempo fa in Inghilterra.
Fra gli ingredienti prevede una quantità esorbitante di zucchero, tipico dei dolci "stra-dolci" inglesi, che ho ridotto, avendo come risultato una torta dalla dolcezza più adatta al palato italiano.
Inoltre, ho seguito un procedimento diverso da quello previsto dal testo.
Ma passiamo alla ricetta:


Per una base quadrata di 22 cm

Ingredienti:

Burro: 250 g
Cioccolato Fondente: 250 g
Caffè solubile: 8 cucchiaini
Acqua: 180 ml
Farina: 300 g
Cacao:  60 g
Bicarbonato: 1/2 cucchiaino
Zucchero: 400 g (originariamente era 550 g)
Uova: 4
Olio vegetale: 8 cucchiaini (io ho usato l'evo)
Latticello: 125 ml
Lievito: una bustina di pan degli angeli (nella ricetta non lo prevede, perchè utilizza la farina autolievitante)
 
Procedimento:

Fate sciogliere a fuoco lento parte del burro (circa 100g) con il cioccolato fondente grattuggiato, l'acqua, il latticello, l'olio e il caffè solubile.
A parte montate lo zucchero con il burro restante e un pizzico di sale.
Aggiungente le uova, incorporandole una per volta.
Setacciate le polveri insieme e unitele al composto di burro, zucchero e uova, alternandole alla parte liquida che avrete fatto raffreddare.
Versate il tutto nella teglia e infornate nel forno preriscaldato a 170°C circa per 50 minuti circa (o comunque fate affidamento alla prova stecchino).


Per la ganache:

Ingredienti:

Cioccolato fondente: 200 g
Cioccolato al latte: 200 g
Panna: 200 g

Procedimento:

Portate la panna a ebollizione e versatela sul cioccolato grattuggiato, girando fino a che non si scioglie tutto.
Fate raffreddare e, dopo qualche ora di frigo, montate la crema e utilizzatela.


Io ho preferito bagnare la base come per le torte italiane...il risultato è davvero spettacolare ;)

A presto!!!


Chocolate Mud Cake

I took this recipe from a decorating book that I bought when I was in the UK.
I changed something in the ingredients and in the directions in order to adapt it to the italian tastes, but I ensure you that the result is extremely good.

Ingredients for a square base of 22 cm:

Butter: 250 g
Dark chocolate: 250 g
Instant coffee: 8 tsp
Water: 180 ml
Flour: 300 g (or 150g self-raising flour+ 150g plain flour)
Cocoa:  60 g
Bicarbonate of soda: 1/2 tsp
Sugar: 400 g ( the original recipe was 550g)
Eggs: 4
Vegetable oil: 8 tsp (I used the extravirgin olive oil, but you can use any seed oil if you don't like its strong flavor)
Buttermilk: 125 ml
Raising powder: 1 tsp (do not use if you use the self-raising flour)
 
Directions:

Stir on low fire about 100 g of butter with the chocolate, water, buttermilk, oil and coffee.
Beat the sugar with the remaining butter and a pinch of salt.
Add the eggs one per time and melt well.
Sift all the powders together and add it with a spatula to the mixture of eggs, butter and sugar, alterning with the liquid mixture that you previously let cool.
Pour the mixture into the greased tin and bake for about 50 minutes in the preheated oven at 170° C/315°F.



For the ganache:

Ingredients:

Dark chocolate: 200 g
Milk chocolate: 200 g
Cream: 200 g

Directions:

Heat the cream till the boiling point and stir in the grated chocolate until it is completely melted.
Let it cool and after some hour in the fridge, beat the mixture and use it.


I preferred to wet the base with a simple sugar syrup with alcool as we do with the italian classic sponge...the result is truly spectacular ;)

See you soon!!!





Il cagnolino nel cestino di cioccolato


Fin da piccola ricordo di aver sempre avuto un cucciolo da accudire, il che, abitando in campagna,era una cosa più che normale: ogni estate c'era sempre qualche parente o vicino che ti chiedeva se volessi adottare un cagnolino.
A volte io stessa ho avuto cagnoline che all'improvviso sembravano essere diventate più grosse del solito e allora la nonna mi diceva che aspettavano dei cuccioli. Per lei la cosa era una noia, visto che non sapeva come fare con tanti cani in giro. Tutt'altra storia era per noi bambini, che restavamo in trepida attesa di conoscere i piccoli animaletti che sarebbero venuti al mondo. Io personalmente non vedevo l'ora di scoprire dove sarebbero nati. La mia nonna, infatti, mi raccontava sempre che, quando il cane avrebbe sentito che fosse giunta l'ora per dare alla luce i cuccioli, avrebbe cercato un posto nascosto, che sarebbe diventato il nido dei nascituri.
Una volta capitò che dopo un'intera giornata mi accorsi che la mia cagnolina gravida non si era fatta vedere nemmeno per la pappa - appuntamento per il quale non si faceva mai attendere - e capii che il giorno, di cui parlava la nonna, era giunto. E allora cominciava la caccia ai cuccioli.
Giravo e rigiravo intorno casa, nei campi e nel cortile, fra le baracche e i meli alla ricerca del posto nascosto. E succedeva che, all'improvviso, nel silenzio e nella tranquillità di quei luoghi, sentivo uno strano mugolio, quel mugolio dolce e indifeso dei cuccioli appena nati e la caccia giungeva alla fine.
Vedere quegli esserini indifesi era davvero qualcosa di sconvolgente: così piccoli e teneri, tutti ammucchiati uno sopra l'altro, respiravano affannosamente, lanciando i loro "pucciosi" mugolii.
Quanto era bello osservarli quei pomeriggi d'estate! Li andavo a trovare ogni giorno, facendo attenzione che non ci fosse la loro mamma che in quei momenti era particolarmente gelosa. E li vedevo crescere giorno dopo giorno velocemente, finchè non sembravano così indipendenti da poter sgattaiolare fuori dal loro nascondiglio segreto e potersi meritare un nome. Molti di loro furono affidati ad altre famiglie, alcuni, troppo fragili, purtroppo morirono e solo in pochi sono rimasti con me e ho potuto allevarli.
Giallo e Viola sono di certo quelli a cui sono stata maggiormente affezionata, due cuccioli meticci dal pelo lungo e chiaro, quasi giallino e dal carattere mite e tranquillo, ma allo stesso tempo fiero e aggressivo nel momento in cui "fiutavano" qualche estraneo...
E' a loro che dedico questa torta, "il cagnolino nel cestino", una Choco-Mud Cake farcita con ganache al cioccolato. Nel prossimo articolo riporterò la ricetta.
Per ora vi saluto, Muffini!
Un bacio e...al prossimo morso!

lunedì 4 marzo 2013

I am


"Io sono".
Il concetto di blog nasce proprio con lo scopo di raccontarsi tramite questa grande finestra sul mondo che è internet. Scrivere, in fondo, è un modo per parlare di sé, per far sapere agli altri chi siamo e permettere ai più sensibili di carpire quella parte di noi più nascosta, perchè sita più in profonità: l'anima.
Ma scrivere diventa a volte anche un modo per affermarsi come esseri: "Io esisto". "Io sono", per l'appunto.
Di sé si può parlare in mille modi diversi, si sa. Il look, le scelte alimentari, la gente che si frequenta sono tutte cose che ci descrivono e che fanno parlare di noi...persino una torta può parlare di noi e dire chi siamo e tanto meglio lo fa, quando il soggetto che la torta descrive è proprio il suo autore.
Tempo fa mi sono ritrovata a partecipare a un concorso di torte e il tema che ci é stato dato era proprio "I am". Dovevamo raccontarci tramite una nostra creazione per poter accedere alla fase successiva del concorso e io ho deciso di darmi da fare per raccontarmi.
Nessuno di noi realizza mai quanto si é consci di sé, fin quando non comincia a farsi delle domande e io per quella torta me le son fatte, e tante. Volevo raccontare tutto di me e questo mi sembrava una missione in stile "Tom Cruise" perchè rappresentare emozioni, idee, "l'essere" tramite una torta non è una cosa da poco.
Eppure ci sono riuscita, ci dovevo riuscire!
E' vero, alla fine ci sarebbe riuscito chiunque, ma "il riuscire" per me è qualcosa che è molto simile al "dare il massimo". Riuscire a descrivermi in una torta per me non significa limitarsi a raccontare di sé, significa raccontare BENE e TUTTO di sé, sintetizzarsi in poche parole.
E quindi uso proprio le parole che tempo fa sono servite come sottotitolo per questa torta per descrivermi e farmi conoscere meglio anche da voi...oltre a quelle, serve solo la vostra immaginazione.
A presto, miei cari Muffini.

"Io sono. Sono tutti i colori dell'arcobaleno, la creatività; sono i viaggi, le mie scoperte, la curiosità; sono ciò che leggo, la musica che ascolto; sono la tecnica e la precisione; sono anglofila e pasticciona, eterna sognatirce con la testa fra le nuvole...sono quello che ancora deve essere, in continuo divenire."