lunedì 25 marzo 2013

Il contest


Quando si partecipa ad un concorso si generano sempre delle aspettative più o meno di speranza, miste al dubbio dell'attesa e alla delusione di una possibile sconfitta.
E' inutile dire "che vinca il migliore" o "l'importante è partecipare". La realtà è che a meno che voi non siate lì a voler perder tempo o abbiate tendenze masochiste, quando fate qualcosa che deve essere giudicato, sperate sempre in un risultato positivo.
Ultimamente mi succede di mettermi alla prova in concorsi di torte e devo dire che, come in ogni altro ambito, c'è sempre da faticare e confrontarsi con tante persone come te che non intendono accontentarsi di un ultimo posto. Per fortuna o sfortuna, nella maggior parte dei concorsi a cui partecipo non ci sono classifiche e, quindi, quasi sempre va a finire che se non sei il primo o fra i primi dieci, ti confondi fra quelli che magari davvero ci hanno provato tanto per divertirsi.
Quand'è così, allora, devi riconoscere solo di aver fatto un buon lavoro rispetto ad altri, sì, ma che hai ancora da migliorarti e prendere esempio da chi, invece, ce l'ha fatta.
E' capitato così che abbia partecipato ad un concorso su facebook per una fiera, "The cake show" a Bologna, lo scorso novembre.
Il concorso era strutturato in due fasi, una in cui avevi con il tema "I am" il compito di raccontarti tramite una torta e farla votare dalla community e un'altra in cui il tema era "io al the cake show".
Non nego che entrambi i temi sono stati impegnativi da sviluppare. Nel primo caso il difficile non era tanto sapere cosa raccontare di te, quanto riuscire a rappresentarlo in una torta. Nel secondo, invece, è stato complicato trovare l'ispirazione giusta per riuscire a interpretare il tema.
La prima torta che vi ho già mostrato nell'articolo Torta "I am", è stata frutto di ben 2 prove, infatti, dopo averla fatta una volta, siccome non mi piaceva il risultato, l'ho rotta per rifarla. A quelli che avevano visto la torta quasi finita e mi chiedevano cosa fosse successo, ho semplicemente detto con aria desolata: "l'ho fatta cadere e si è rotta", conoscendo la mia grazia di elefante non gli è stato difficile credere a questa piccola bugia. Lì per lì non mi andava di sentirmi dire: "ma sei scema, era bella", e cose del genere. Per me non lo era abbastanza per il concorso e loro non avrebbero capito, facendomi sentire per di più in colpa per averla distrutta.
La torta della seconda fase, invece, è nata dopo diversi giorni di rompicapo, interviste e consulti con persone a me vicine. In pratica per giorni ho rotto le scatole a parenti, amici e fidanzato per trovare delle idee per il concorso. Tuttavia, come mi succede spesso, fin quando non ho trovato l'ispirazione giusta, nessun consiglio altrui mi è entrato nella testa.
Per cui, vuoi la fretta messa dalla scadenza incombente della consegna, vuoi che finalmente un'ombra di scintilla era scoccata, alla fine mi sono data da fare per sviluppare la mia mezza idea.
Dopo aver realizzato tre schizzi, che vi avrei mostrato se solo in un momento di pulizia generale non avessi insacchettato tutto, ho concretizzato la mia idea.
In definitiva ho puntato su qualcosa di semplice e diretto: io alla fiera. Io vestita da torta, con la ciliegina a mo' di cappello e intorno a me altre torte come ad un'esposizione. I fiori non potevano che arricchire di particolari questa torta e creare, insieme ai dettagli di ghiaccia dei tessuti, l'atmosfera "festival delle torte".
Purtroppo, nonostante abbia superato la prima fase, non sono riuscita a farmi notare nella seconda e lì ho dovuto ammettere di avere ancora tanta strada da fare per raggiungere artiste del calibro della nota Jane Hudson, vincitrice del concorso.
Il suo stile inconfondibile è di certo qualcosa di nuovo e bello nel mondo del cake design ed inoltre contraddistingue la sua personalità. E' brava, anzi bravissima e vi consiglio di vedere altre sue opere sulla sua  pagina facebook " Arsenico e Vecchi Merletti ".
Detto questo, vi lascio e vado a lavoricchiare su qualche altra tortina e, nel mentre la preparo, ogni tanto ne mordo un po'!
A presto, Muffini!
Kisses xxx

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